Mer. Dic 11th, 2024

Alle 3:36 del 24 agosto di 8 anni fa  una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 devasta i Comuni di Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). L’epicentro e’ tra Accumoli e Arquata del Tronto, due Comuni distanti pochi km tra Lazio e Marche. Viene praticamente rasa al suolo Pescara del Tronto, frazione di Arquata.

Sotto le macerie restano 299 vittime: 237 ad Amatrice, 51 ad Arquata (quasi tutte nella frazione di Pescara) e 11 a Accumoli. E’ il culmine della stagione turistica, nei territori colpiti si trovano visitatori ed ex residenti tornati nelle seconde case per la stagione estiva.

Ingenti i danni a case, edifici pubblici, imprese, strade, beni culturali non solo nei tre Comuni, ma anche nei centri vicini, e anche in Umbria (la stessa notte viene registrata una scossa di magnitudo 5.4 a Norcia) e Abruzzo.

I primi sfollati vengono accolti negli alberghi di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), lungo la costa. Viene stilato un elenco di 62 Comuni compresi nel cratere sismico.

Il sisma colpì il centro Italia a notte fonda e il livello di distruzione fu compreso solo l’indomani mattina. In pochissime ore si attivarono forze dell’ordine, protezione civile e associazioni di volontariato per cercare di far fronte a un’emergenza su larga scala  considerando anche che la posizione remota di alcuni centri abitati non fece altro che rendere ancora più complesse le operazioni di soccorso. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile convoca immediatamente il Comitato operativo, che si riunisce in seduta permanente fino al 28 agosto, quando è istituita a Rieti la Direzione di Comando e Controllo per coordinare le attività di gestione dell’emergenza. Le attività sui territori colpiti spaziano dall’assistenza alla popolazione alla verifica dei danni su abitazioni, patrimonio artistico-culturale ed edifici pubblici, dalla ricerca e predisposizione di soluzioni abitative alternative al sostegno alle attività zootecniche,  dal monitoraggio per la realizzazione delle soluzioni abitative d’emergenza agli interventi per il ripristino e la messa in sicurezza della rete stradale. Sono trascorsi esattamente otto anni  dal devastante terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto 2016, con Amatrice come simbolo principale della tragedia. Quella notte, la terra tremò violentemente per circa 20 secondi, radendo al suolo interi comuni e causando 299 vittime , di cui 239 ad Amatrice. Il terremoto ha lasciato profonde cicatrici non solo nelle infrastrutture, ma anche nelle vite delle persone colpite. In occasione dell’anniversario, si sono tenute commemorazioni per onorare le vittime e riflettere sui progressi della ricostruzione. i radioamatori hanno avuto un ruolo decisivo nelle ore e nei giorni successivi al terremoto. Ma le loro voci e i loro volti sono tra quelli meno conosciuti tra i tantissimi volontari che dieci anni fa accorsero a L’Aquila da tutta Italia.

fonte da 🙁 ansa.it)

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